mercoledì 15 dicembre 2010

Ciao mi chiamo Luca Rossi e ho 28 anni


Ciao mi chiamo Luca Rossi ho 28 anni sono laureato, ho la specialistica, un master all'estero, parlo 3 lingue correttamente, sono pieno di idee e voglia di fare. Come la maggior parte dei giovani della mia età sono in grado di fare cose che fino a 10 anni fa poteva fare solo uno specialista. Sono dinamico come il mio tempo e riflessivo come il passato.
Sono disoccupato e per non pesare troppo ai miei genitori ogni tanto faccio il promoter nei centri commerciali e vengo pagato 40 euro lorde per otto ore lavorative che se ne vanno tutte se solo mi viene la malsana idea di offrire una pizza alla mia ragazza.
Ho lavorato anche in alcune "grosse catene" ma il massimo che ottenevo erano contratti a 3/6 mesi pagati uno straccio, nonostante il lavoro massacrante e nonostante le collaborazioni periodiche dovrebbero essere pagate profumatamente, in più super tassate e con la gabella dell'agenzia iterinale. Avendo perso solo tanto tempo senza aver mai nemmeno immaginato cosa vuol dire possibilità di carriera mi sono anche innamorato ma non posso sposarmi perchè faccio fatica a mantenere me stesso figuriamoci a voler dare una vita decente a dei "mini me". Ho provato ad approfondire gli studi semplicemente per avere la capacità di creare qualcosa di mio nella speranza di riuscirci senza soldi.
Ma mi sono accorto, appena messo il piede fuori la porta, che il mondo è corrotto, che si va avanti a prendinculi e mettinculi, favori e favoritismi, conoscenze e tanto altro...ci fossero ancora solo le raccomandazioni!
Sembra quasi che ti si costringa al compromesso. Sembra quasi che ti si costringa a dimenticare quelli che sono i tuoi ideali, quello che alla fine ti costituisce, una bella x su di te e si va...maledetto senso di annullamento, fossi capra mangerei fotterei e dormirei!
Disagio tremendo che possono capire solo quelli della mia generazione e qualche cantautore da anni zero. I nostri genitori facevano concorsi per 3mila posti, mica per 12 (quando ti va bene), i nostri genitori con un pò di sudore e qualche sacrificio si aprivano aziende e attività.
I nostri genitori stanno ancora attaccati alle poltrone opprimendo i figli, fanno leggi assurde, hanno ridotto la politica al pari di un campionato di calcio, dove si tifa solamente, si fanno chiacchiere da stadio fuori i bar e ci si mena. I black block, narravano oggi gli illustrissimi telegiornali che purtroppo ci informano, responsabili dei tristi disordini di Roma, a detta loro, non sono altro che ultras, a detta mia, ma non per colpa nostra, sempre per colpa dei nostri padri che ci hanno tenuto e ci tengono in gabbia quando siamo solamente animali selavatici.
I nostri genitori ci stanno distruggendo il mondo, senza nemmeno darci la possibilità di aggiustarlo o di curarlo. Quindi per chi spera in un nuovo 68', può stare tranquillo nel non agitarsi inutilmente che tanto non arriverà. Continueranno semplicemente le zuffe da stadio, da tifosi dello schieramento politico. Questo ci hanno insegnato i nostri genitori, a credere nelle chiacchiere, nella fazione, nel colore, a chi ci promette, non nel bene comune. Il circolo vizioso è ormai avviato e le strade sono due. Continuare a prendere ansiolitici e vivere male o cambiare le cose e rischiare finalmente di vivere.
Edipo uccise Laio e sposò Giocasta...
Ciao mi chiamo Luca Rossi ho 28 anni e mi vado a fare una bella fetta di pane e nutella.


Colonna sonora
- David Bowie "Wild Is The Wind
- Jarvis Cocker "From A To I"
- Demis Roussos "Si Me Dices Te Quiero"

martedì 14 dicembre 2010

Intervista a CasaCasale

Conosciamolo meglio!